Referendum costituzionale e Italicum

logo-comitato-no14La vittoria del NO al referendum del 4 dicembre 2016 è stato un importante passaggio, ma il livello di vigilanza in materia costituzionale deve rimanere alto. Per questa ragione continuo ad aggiornare questa sezione del sito e, periodicamente, inserisco alcuni contributi che mi sembrano particolarmente significativi.

Dopo il referendum

Le ragioni per il NO

Le ragioni per votare NO al referendum confermativo sull’abolizione del Senato e SI al referendum per l’abrogazione della legge elettorale cosiddetta “Italicum”.

Disegno di legge costituzionale presentato al Senato da Renzi e Boschi.

Comparazione fra la Costituzione vigente e le modifiche che verrebbero apportate

Vademecum realizzato da Massimo Villone, Domenico Gallo e Alfiero Grandi, In 30 punti le ragioni del NO alle riforme, pubblicato anche sul Fatto Quotidiano del 26 maggio 2016.

Documento che i promotori del “Comitato contro l’Italicum” in occasione della partenza della campagna di raccolta delle firme: Italicum, le ragioni del nostro NO

56 costituzionalisti bocciano la riforma della Costituzione Boschi-Renzi

I siti

Attività del Coordinamento Democrazia Costituzionale

Comunicazioni alle Istituzioni

Audizioni al Senato e alla Camera

A fine luglio 2015 la Commissione I Affari Costituzionali del Senato ha svolto un’audizione dei proponenti il referendum nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla revisione della Parte II della Costituzione

Per quanto riguarda la riforma della legge elettorale, segnalo:

Strumenti di lavoro e autoformazione

Coordinamento per la Democrazia Costituzionale

Assemblea nazionale dell’11 gennaio 2016

Assemblea nazionale del 30 gennaio 2016

La posizione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Comunicato ANPI del 22 gennaio 2016
Carlo Smuraglia, L’adesione dell’ANPI all’iniziativa referendaria, Lavoro & Politica, anno 6, n. 7, 19 febbraio 2016

Appelli

Articoli

Dall’inserto del Fatto Quotidiano, 9 aprile 2016: “Una riforma sbagliata”

Fondazione Basso, Separare i partiti dallo Stato? Un progetto della Fondazione Basso per l’attuazione dell’art. 49 della Costituzione

Il 28 maggio 2013, la storica società finanziaria (e banca) americana JP Morgan ha fatto circolare un documento (che sulla carta avrebbe dovuto rimanere riservato) nel quale, fra le ricette suggerite, raccomanda ai governi nazionali d’Europa di liberarsi al più presto delle Costituzioni antifasciste. Ecco il testo in lingua originale: The Euro area adjustment: about halfway thereA integrazione, v. anche Francesco Mancuso, Il costituzionalismo di JP Morgan, Mimesis Eterotopie, n. 221, 2013 e l’articolo di Luca Pisapia, Ricetta JP Morgan per Europa integrata: liberarsi delle costituzioni antifasciste, Il Fatto Quotidiano, 19 giugno 2013.

Il linguaggio della Costituzione

Quello del linguaggio della nostra Costituzione è un tema molto interessante e sicuramente da approfondire. Su questo tema, sul sito del Senato si trovano gli atti del convegno Il linguaggio della Costituzione, Palazzo della Minerva, 16 giugno 2008.

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