Dicembre 2016

18 dicembre 2016

È vero, sono alcuni giorni che non parlo d’altro che del referendum del 4 dicembre. La rabbia per aver visto svilito in questo modo il risultato – inequivocabile – è ancora troppa per poter ragionare su altri temi, anche se ce ne sarebbe un bisogno urgente. Dalla settimana prossima sarà necessario riprendere in mano la questione dei referendum sul lavoro, approfondirne i quesiti, valutare cosa sarà possibile fare perché raggiungano il risultato sperato (che ne dite del 90%? Ci metterei la firma).

Attenzione però, faranno di tutto per non farci andare a votare, perché questa volta lo sanno anche loro che non reggeranno il colpo della seconda consecutiva disfatta. Dovremo quindi lavorare, lavorare e ancora lavorare per fa sì che si raggiunga il fatidico quorum.

17 dicembre 2016

Un po’ di ferie, relative. Nel senso che se non ho più lezioni di informatica da tenere nel corso di questo 2016, ho molto altro da fare. Siti da completare, aggiornare, revisionare, rifare, relazioni da scrivere, un partito da organizzare, libri da leggere, ecc. ecc.

Comunque, sempre meglio che girarsi i pollici, per cui non lamentiamoci troppo, specie di questi tempi.

Se il lavoro cala, non mi diminuisce la rabbia nel vedere come la classe politica non abbia saputo trarre le dovute conseguenze (andare a casa e rimanerci) dal risultato del voto di domenica 4 dicembre. E mi dispiace non essere pronto a essere fra quelli che daranno la spallata definitiva a questo sistema corrotto e corruttore. Della serie vorrei, ma non posso. Si prospettano però mesi molto interessanti, sul fronte politico e su quello culturale. Oltre al voto nazionale, ci sarà quello locale, speriamo quello sui referendum della CGIL e quello sui referendum Buona Scuola, una mostra sul comandante partigiano Aldo Gastaldi che mi piacerebbe riuscire a organizzare a Nervi e molte altre cose.

Insomma, nulla di nuovo sotto il sole.

11 dicembre 2016

Ho fatto una piccola rassegna di quanto scritto su questo sito e la parola più in evidenza è NO. Chissà perché?

Non mi sono ancora ripreso dalla grande vittoria che abbiamo ottenuto e più che per il risultato in sé (59-41) per l’elevatissimo numero di votanti. Significa che quando c’è in ballo qualcosa di grande, che stimola la tensione ideale, gli italiani rispondono. Ora si tratta di ricreare questo clima anche nel normale contesto politico. Ne saremo capaci? Oppure ci siamo così tanto incancreniti nelle nostre logiche di bottega da aver perso la capacità di dialogare con i cittadini?

4 dicembre 2016

Oggi finalmente si è votato. Non ne potevo più di questa campagna elettorale lunghissima e snervante, iniziata più di un anno fa e condotta con risorse, sia umane che finanziarie, scarsissime. Naturalmente ho votato NO, ma questo credo si capisse già.

Ieri riunione nei pressi di Bergamo per la questione del software gare di sci della FIE. Finalmente è stato trovato un accordo e si potrà presto iniziare a lavorare alla informatizzazione di molti servizi in maniera un po’ più serena e tranquilla. Finalmente potrò riprendere a ragionare seriamente al sito, senza le continue interruzioni che ci sono state in quest’ultimo periodo.

Su Facebook oggi hanno dichiarato alcune mie dichiarazioni, dandomi del non democratico. Hanno ragione, io non sono democratico e presto scriverò un post per spiegare dettagliatamente cosa penso a questo proposito.

2 dicembre 2016

Il mese è iniziato con un discreto tour de force, e ho dovuto mollare il colpo su qualche attività. Il lavoro procede a pieno ritmo e questo è un aspetto, di questi tempi, decisamente positivo. Settimana dedicata ai corsi e, in particolare, a quello di Access avanzato, un corso che ho tenuto poche volte nella mia vita (credo tre o quattro prima di oggi). Corsi così sono un sfida continua, perché parli con gente che l’informatica la mastica e ti pone dei problemi difficili da risolvere. A me le sfide intellettuali piacciono e così lascio da parte il programma e imparo insieme agli allievi.

Dopo domani si vota, ma prima di recarmi alle urne devo andare a Bergamo per il software sci della Federazione Italiana Escursionismo. Ne era venuto fuori un caso di stato, ma la situazione mi sembra si stia risolvendo. Certo farei volentieri a meno della levataccia (partenza ore 06.30…) ma se s’ha da fare…

Referendum. Domenica sapremo cosa decideranno gli italiani nell’esercizio della loro sovranità. In questi ultimi giorni sono stato tempestato di sms da parte di quelli del SI che, evidentemente, stanno cercando in questo modo di convincere gli indecisi. Obsoleti, gli sms… Quello di oggi diceva che il SI era decisamente in rimonta e i casi sono due: o è vero e allora bisogna fare tutti gli sforzi possibili immaginabili per evitare la vittoria di chi vuole stravolgere la Costituzione, oppure mentono per cercare di convincere gli indecisi ad accodarsi alla truppa. Secondo me è la seconda, ma sto sentendo in giro (nell’ambiente del NO) molta ansia e un pessimismo diffuso che mi inquieta.

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