L’atlante delle stragi nazi-fasciste in Italia

 

Chiunque si sia mai occupato di realizzazione e gestione di database sa quanto lavoro ci sia dietro un qualsiasi progetto di archiviazione di dati. Ma sa, altrettanto bene, quanto importante sia l’attività di conservazione e messa a disposizione, in forma leggibile e organizzata, delle informazioni.

Così, quando mi sono imbattuto nel sito www.straginazifasciste.it (Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia) sono rimasto immediatamente affascinato dalla mole di dati che sono stati immagazzinati. Ovviamente, dopo questa prima valutazione di ordine tecnico, se ne sono aggiunte altre, se vogliamo di ordine storico-politico. Sono andato a curiosare e mi sono imbattuto in un dato di fatto incontrovertibile: la mia abissale ignoranza in materia.

Sebbene io abbia letto molto sul periodo della Resistenza, sebbene sia iscritto all’Anpi e partecipi alle manifestazioni in memoria dei Partigiani, il numero e la diffusione sul territorio delle stragi mi ha annichilito. Ed è particolarmente impressionante la mappa interattiva dei luoghi.

Il progetto nasce nel 2009, quando il governo italiano e quello tedesco “hanno insediato una commissione congiunta con il compito di elaborare un’analisi critica della storia e dell’esperienza comune durante la seconda guerra mondiale”. Lo scopo era quello di “contribuire alla creazione di una nuova cultura della memoria”. Ben venga quindi uno strumento informatico e di comunicazione in grado di mettere chiunque di fronte alla cruda realtà dei fatti storici, in quest’epoca di revisionismo e negazionismo nella quale sempre più si tende ad annacquare la tragicità di una feroce dittatura quale fu quella fascista.

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