Elogio del rivoluzionario

Parecchi son di troppo
quando son via, si sta meglio.
Ma se lui è via, ci manca.

Egli organizza la sua lotta
per il soldino in più. per il tè caldo,
per il potere nello stato.
Domanda alla proprietà:
di dove vieni?
Alle opinioni domanda:
a chi servite?

Dove sempre si tace
egli parlerà
e dove regna l’oppressione e si ciancia di destino
dirà forte i nomi.

Alla tavola dove egli siede
siede la scontentezza,
diventa amaro il cibo,
appare angusta la stanza.

Dove l’inseguono, corre con lui
la rivolta, e là di dove l’han cacciato
l’inquietudine resta.

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