Poco dopo aver pubblicato il precedente post mi sono imbattuto nelle Confessioni di una scrutatrice. Non sto a fare un riassunto delle sue considerazioni, ma voglio soffermarmi solo su un paio di spunti.
Innanzitutto è vero: la gente non sa votare o, meglio, non sa più votare. Non è solo colpa loro, però. È colpa anche di almeno due altri fattori, uno tecnico e uno politico. Quello tecnico è dato dal continuo cambiamento del tipo di scheda: domenica, ad esempio, il nominativo del candidato sindaco si trovava sopra ai simboli delle liste che lo sostengono, quando è sempre stato, almeno da quando si vota direttamente la persona, in un cerchio alla sinistra.
Il fattore politico è invece determinato dal fatto che la maggior parte delle liste sono, per così dire, nuove. Simboli che sono nati e moriranno con queste elezioni, precedentemente pubblicizzati poco e male. Candidati politici che cercano di mimetizzarsi in liste civiche.
Lasciamo un attimo perdere le elezioni di Genova e andiamo a vedere cosa è successo a La Spezia. In una città di poco più di 90.000 abitanti erano presenti ben 26 liste (nella seguente tabella metto a sinistra le liste di partiti / le coalizioni di più partiti, nella colonna centrale le liste più o meno politiche e a destra le liste civiche. Nella riga iniziale di ogni raggruppamento, il candidato sindaco) a supporto di 12 candidati alla carica di primo cittadino:
Pierluigi Peracchini | ||
Fratelli d’Italia AN – Forza Italia | La Spezia Popolare | |
Lega Nord | Spezia Vive | |
Lista Bianchi | ||
Paolo Manfredini | ||
Partito Democratico | Laici Socialisti | La Spezia Bella Forte Unita |
Italia dei Valori | A Sinistra! | Noi Cittadini per La Spezia |
Giovanni Lorenzo Forcieri | ||
Al Lavoro per Spezia | ||
Avanti per Spezia | ||
Donatella Del Turco | ||
Movimento 5 Stelle | ||
Guido Melley | ||
Noi Sinistra | C’è Spezia | |
Noi Giovani | ||
Giulio Guerri | ||
Per la Nostra Città | ||
Un Rinascimento per la Spezia | ||
Massimo Lombardi | ||
Spezia Bene Comune | ||
Cristiano Ruggia | ||
Partito Comunista Italiano | Progressisti per Ruggia | |
Cesare Bruzi Alieti | ||
Casapound Italia | ||
Agostino Cucciniello | ||
La Spezia si Cura | ||
Gaetano Russo | ||
Città Nuova | ||
Maria “Marina” Di Filippo | ||
Forza Nuova |
Mi sembra evidente lo straordinario numero di liste civiche per concorrere e l’eccessivo numero di liste in generale. Questa situazione non può far altro che generare confusione e disperdere il voto fra tutte quelle forze, generalmente piccole, che non sono in grado di convogliare su se stesse grandi masse di elettori.
Lascio al lettore ulteriori considerazioni.
La seconda riflessione della scrutatrice riguarda invece il nodo dolente dell’astensionismo. Probabilmente la mia interlocutrice a distanza ha ragione: si tratta di un dato politico, e di un dato rilevante. Qui parliamo di oltre la metà degli aventi diritto che ha optato per non andare a votare, e non può essere un caso. In primo luogo un sistema elettorale che costringe a coalizioni spesso su programmi che si limitano a enunciare delle buone intenzioni su questioni prettamente amministrative, lasciando da parte gli ideali alti. Poi la continua rincorsa all’elettorato centrista, a scegliere la proposta meno peggio.
Torniamo a proporre politiche per la pace, per il lavoro, per l’ambiente. Sono sicuro che gli elettori torneranno a far sentire la loro opinione.