Leonard Cohen è morto oggi all’età di 82 anni. Se ne va uno dei più prolifici e intelligenti artisti dei nostri tempi.
Voglio ricordarlo con una sua canzone, The Partisan. Non è sicuramente il suo brano più famose (Suzanne, Allelujah lo sono senz’altro di più), ma è uno dei più impegnati e profondi.
E proprio in questi giorni di campagna referendaria per salvare con il nostro NO la Costituzione Italiana, ricordarsi della lotta contro il nazifascismo, lotta europea, non soltanto italiana, può aiutarci a riflettere sul nostro passato e contribuire a salvare una democrazia nata con il sangue di centinaia di migliaia di giovani che scelsero la via dei monti per non piegare la testa di fronte alla tirannia.
Dopo il video, ho postato il testo originale e una traduzione, tratte dal sito http://www.lyra.net/songs-and-chords/leonard-cohen.
When they poured across the border I was cautioned to surrender, this I could not do; I took my gun and vanished.I have changed my name so often, I’ve lost my wife and children but I have many friends, and some of them are with me. An old woman gave us shelter, There were three of us this morning Oh, the wind, the wind is blowing, Les Allemands étaient chez moi, J’ai changé cent fois de nom, Un vieil homme dans un grenier Oh, the wind, the wind is blowing, |
Quando si riversarono oltre la frontiera mi intimarono di arrendermi ma non lo feci; presi la mia arma e sparii.Ho cambiato il mio nome così spesso ho perso mia moglie e i miei fili ma ho molti amici, e alcuni di loro sono con me. Una signora anziana ci diede rifugio, Eravamo in tre questa mattina Oh, il vento, il vento soffia, I tedeschi sono stati a casa mia Ho cambiato nome un centinaio di volte Un vecchio uomo in un attico Oh, il vento, il vento soffia, |